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La Monicella

La Monicella è la varietà di ulivo tipica ed esclusiva della Valle Roveto.

Passeggiando lungo la Valle è possibile osservare come questa varietà caratterizzi il territorio olivetato essendo presente sia come pianta secolare di grossa mole, che in forma giovanile nei nuovi impianti.

Tale varietà rappresenta una tipicità da tutelare e valorizzare per l’intero settore olivicolo della Valle.

Di seguito viene riportato uno studio sui caratteri morfologici, biometrici, fenologici e bioagronomici svolto dall’Ufficio Tecnico della Comunità Montana Valle Roveto in collaborazione con l’A.R.S.S.A..

Territorio

Anche se poco conosciuta la Valle Roveto rappresenta un’area particolarmente vocata alla coltivazione dell’olivo che ha rappresentato nel tempo un’importante risorsa economica.

Le tecniche di coltivazioni attuate dagli olivicoltori locali sono di tipo tradizionale ad elevata valenza ambientale. Le lavorazioni del terreno vengono concentrate nel periodo estivo in modo da ridurre la competizione idrica con le erbe infestanti ed al tempo stesso limitare i rischi di incendi.  Da un punto di vista fitosanitario va evidenziata la bassa pressione parassitaria e soprattutto la quasi totale assenza della mosca delle olive (Bactrocera oleae). La raccolta delle olive avviene prevalentemente a mano anche se ultimamente si stanno diffondendo agevolatori meccanici per ridurre i tempi di raccolta e il fabbisogno di manodopera. Le olive raccolte vengono stoccate in cassette forate di plastica e sembra ormai del tutto abbandonata la cattiva abitudine di stoccare le olive a terra in mucchi o in sacchi. I tempi di stoccaggio si sono notevolmente ridotti grazie al progressivo miglioramento del livello tecnologico dei frantoio.

Dato rilevante della realtà locale è la diffusione di olivicoltori che conducono la propria azienda secondo il metodo dell’Agricoltura Biologica e che commercializzano olio extravergine d’oliva da agricoltura biologica certificato.

Per quanto riguarda la fase di trasformazione, ad oggi nella Valle Roveto esistono sei frantoi: due oleifici cooperativi e quatto gestiti privatamente.

Notizie Storiche

Le prime notizie storiche di coltivazione dell’ulivo risalgono all’epoca romana, giungendo fino a noi, attraverso il medio evo e rinascimento. Nella Valle, infatti, soprattutto nei territori di Civita d’Antino, San Vincenzo Valle Roveto e Balsorano, è possibile osservare splendidi uliveti caratterizzati da piante secolari di grande mole delle varietà autoctone Monicella ed Alvia che stanno a testimoniare la pratica millenaria di questa coltura. Per via del microclima particolarmente adatto all’olivicoltura, va evidenziata la basse pressione parassitaria e soprattutto la quasi totale assenza della mosca delle olive (Bactrocera oleae).

Di conseguenza, venendo meno il ricorso alla lotta fitosanitaria, si ottengono oli extravergini di varietà Monicella ed Alvia di grande pregio biologico. Inoltre, in questa area, la coltivazione dell’ulivo non ha solo una valenza economico produttiva, ma assume anche aspetti di valore paesaggistico ambientale e stabilità idrogeologica, contribuendo alla formazione delle culture locali ed è un elemento basilare del patrimonio naturale della Valle Roveto, in quanto ne rafforza l’identità e la diversità.

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